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 Food Art
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  Galleria Bianca Maria Rizzi, Milano
  4-19 marzo 2003
Artisti selezionati: Franco Assetto, Anna Comba, Nanni Cortassa, Antonio Consensi, Mario Fallini, Duilio Gambino, Viviana Gonella, Ezio Gribaudo, Piero Gilardi, Ugo Grassi, Aldo Mondino, Carlo Pacini, Stefano Pizzi, Omar Ronda, Silombria, Marisa Sartirana, Massimo Spinelli, Armando Testa.

Se è vero che già a partire dal Cinquecento pittori, ma soprattutto scultori, di fama anche internazionale, si contendevano il ruolo di artista di corte, sempre pronti a meravigliare commensali ed ospiti di riguardo con banchetti in cui comparivano grandi statue di ghiaccio e veri e propri teatrini di marzapane, non stupisca che l’arte del Duemila continui a subire il fascino del cibo.
La Food Art, ancora lontana da una qualsivoglia teorizzazione, riconosce al cibo -sia reale (quando l’alimento ha un ruolo integrante nell’opera d’arte) che simulato (quando ci troviamo di fronte ad un trompe-l’œil alimentare) che virtuale (quando non è cibo ma potrebbe esserlo)- un forte ruolo estetizzante.
La mostra milanese, resa possibile grazie alla tenacia di Duilio Gambino, che per molti versi funge da catalizzatore del gruppo, e di Massimo Spinelli, al quale si deve la proposta iniziale di presentare la Food Art nel capoluogo lombardo, vede riunite opere di Franco Assetto, Anna Comba, Antonio Consensi, Nanni Cortassa, Mario Fallini, Piero Gilardi, Viviana Gonella, Ugo Grassi, Ezio Gribaudo, Aldo Mondino, Gian Carlo Pacini, Stefano Pizzi, Omar Ronda, Marisa Sartirana ed Armando Testa.
Lo spettatore potrà aggirarsi tra il Trono di pane (2002) di Gambino, costituito da una struttura in perspex colma di vari tipi di pane, e le Angurie virtuali in poliuretano espanso di Gilardi, entrambi già presentati al “Salone del Gusto” di Torino, la Panna spray di Spinelli e, dello stesso autore, l’originale sedia nata dall’assemblaggio di Grana Padano, che qui funge da seduta, con un pesce, una baguette, una torta ed altri prodotti pseudo-commestibili.
Quello della Food Art è un imponente work in progress che agisce sul fronte dell’arte, del design e del fashion e che l’Overstudio sta cercando di catalogare e promuovere, sia in Italia che all’estero, tanto che all’appuntamento milanese farà seguito una tappa californiana.

Adelinda Allegretti

La mostra è organizzata in collaborazione con Regione Piemonte ed Over Fundación Overstudio.
Inaugurazione









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Adelinda Allegretti: storico dell'Arte, giornalista, curator di eventi espositivi - CREDITS